“Il sabato la spesa / E il giorno dopo in chiesa /E sei un po’ nervoso ed un motivo ci sarà.”

Cantava Ligabue in una vecchia canzone. Ma è ancora così?

Ovviamente non vogliamo assolutamente parlare della spiritualità che è un argomento privato e molto personale di ognuno di noi, ma vogliamo parlare della spesa degli italiani, delle abitudini che stanno cambiando e di futuri scenari sui quali è possibile agire fin da subito per ottenere del vantaggio competitivo lato player. Perchè su questo secondo argomento siamo ben preparati. Ecco allora che ci chiediamo se esiste ancora il giorno delegato alla grande spesa con tutta la famiglia, se si esce tutti insieme per recarsi in qualche supermarket e riempire i carelli, o se è cambiato qualcosa da quel lontano 1995.

Non è un supermercato per piccoli

I dati parlano chiaro: per il 54% degli italiani, andare al supermercato con i bambini è fonte di stress e l’acquisto online vince in termini di tempo e comodità. La spesa è solo una tra le altre faccende da sbrigare e il fine settimana è dedicato ad attività ben più interessanti. Per alcune persone, l’iperstore, a meno che non offra proposte uniche (come vedremo in seguito), è diventato un luogo di acquisto poco attrattivo e stimolante in cui recarsi più per obbligo che per svago.

Lato GDO, la spesa in famiglia impatterebbe anche sullo scontrino medio che si riduce a causa di stress e velocità nel riempire il carrello in presenza di bambini.

Cosa preferiscono fare oggi gli italiani

Gli italiani preferiscono sempre più fare la spesa online perché è fonte di minor stress e, soprattutto in famiglia, la possono pianificare a seconda delle esigenze e delle offerte. Che i bambini non vedano alcuni scaffali poi è tutto di guadagnato (letteralmente).

Secondo una ricerca condotta da Everli e GoStudent, ad oggi, un terzo delle famiglie preferisce fare la spesa online per:

  • Risparmio di tempo (34%).
  • Fare acquisti senza uscire di casa (32%).
  • Guadagnare tempo per dedicarlo ad altre attività (26%).
  • Non dover trasportare pesanti borse (21%).
  • Evitare lo stress del megastore (16%).
  • Saltare la fila alla cassa (16%).

Se interpretati correttamente, questi dati possono rappresentare un’opportunità di profitto per il grocery.

Il supermercato un luogo family friendly?

La GDO è carente di empatia e di una prospettiva strategica nei confronti di uno dei suoi segmenti di mercato più importanti: le famiglie e i genitori. Come i grandi supermercati potranno riguadagnare terreno e tornare ad essere un “posto per famiglie”? Semplice: smettendo di essere solo supermercati. 

Sembra drastico ma è così, gli ipermercati continueranno ad esistere, ma potrebbero proporre un’esperienza omnicanale e permettere di fare la spesa o girare tra i reparti, intanto, che si fanno altre attività. Immaginate il supermercato come un centro espositivo, al reparto latticini potrete far giocare i bimbi con delle mucche da cui si può mungere il latte, nel reparto ortofrutta c’è una mini serra che permette di provare a piantare le aromatiche, nel reparto panificati vengono spiegati i lieviti e le fermentazioni e così via. Meno commessi e più cultura. Non è fantascienza, basti pensare al successo di IKEA. Si compongono liste e mobili online, si manda tutto a far preparare e poi ci si reca in negozio per mangiare le famose polpette svedesi, fare una merenda e fantasticare su micro-appartamenti accessoriati. Al termine del giro ludico nessuno è stressato, si carica la macchina e si torna a casa.

Andare tutti insieme a fare la spesa online potrebbe essere la soluzione per i megastore di domani e anche per i consumatori, con o senza figli, che troveranno esperienze più piacevoli e appaganti da compiere ottimizzando il loro tempo.

Immagine creata con AI.
Immagine creata con AI.
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Opzione donna

A volte la spesa non è una questione che riguarda tutta la famiglia, ma sicuramente la parte femminile di questa. In Italia, la cura dei figli, dei genitori anziani o dei parenti con disabilità gravi è spesso affidata alle donne. La spesa diventa quindi un ulteriore fardello sul tempo libero della donna.

Aumentando di empatia, i grandi supermercati potrebbero pensare anche di creare un ambiente in cui le donne possano rilassarsi o sbrigare altre faccende mentre fanno la spesa (ad esempio prendersi cura di sè e del proprio corpo). Un ambiente attento al femminile potrebbe essere un altro scenario possibile per la rinascita dei supermercati.

Voi cosa ne pensate? Continueranno ad esistere i grandi supermercati fisici? Se si sotto che forma?