Cosa cambia dopo il Covid-19

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Durante la pandemia ci è stato chiesto di uscire di casa lo stretto indispensabile. A volte, per comodità, a volte per premura o per paura, abbiamo preferito, anziché recarci al supermercato, farci portare la spesa. È proprio in questo modo che il 75% della popolazione italiana che non aveva mai fatto acquisti online ha sperimentato l’e-commerce (dati Netcomm).

E-grocery è qui per restare?

Siamo sicuri che questo canale di acquisto non abbia semplicemente fatto una fugace comparsa nella scena italiana. Ovviamente, potremmo guardare ai dati del 2020 solo tra qualche mese e interpretarne correttamente le tendenze; tuttavia, già ad oggi, possiamo dirvi che i nostri clienti stanno mantenendo volumi di vendita elevati rispetto allo scorso anno e al pre pandemia. Il dato è incoraggiante per tutti i player e l’e-grocery ha davanti a sé una lunga strada.

3 azioni per la GDO

La GDO deve quindi iniziare a prepararsi a compiere questo percorso, come dice Lamberto Biscarini (Senior Partner, Consumer Practice Lead for Central, Eastern Europe, and Middle East per The Boston Consulting Group) nel suo articolo su MarkUp attraverso 3 azioni:

  1.  Monitoraggio costante e dettagliato sui dati che le aziende riescono a ricevere e analizzare. Questo vuol dire tener monitorato tutto: dai comportamenti di acquisto, al tipo di pagamento preferito, ai prodotti di tendenza ecc.
  2. Comprensione delle azioni e dei movimenti dei competitor. In questo clima economico, ogni competitor può scommettere su nuove tecnologie e nuovi modelli di comportamento. Essere pronti e flessibili è quindi fondamentale. 
  3. Analisi della propria realtà aziendale. Continuare a migliorarsi specialmente nell’ottica omnicanale.

È il momento di essere innovativi e di rischiare prestando sempre molta attenzione ai segnali che arrivano dai consumatori.

Se volete conoscere meglio i nostri prodotti e servizi e entrare nel mondo dell’e-grocery con noi scriveteci.

Non tutto sarà come prima