Gli assistenti vocali non sono certo una novità.

Tutti noi, come abitudine o almeno una volta per provare, abbiamo chiesto qualcosa al nostro assistente vocale. Siri, Cortana, Google o Alexa sono già presenti nelle nostre vite per aiutarci e assisterci. Anche le automobili che guidiamo rispondono ai nostri comandi vocali e anche gli uffici e le case in cui abitiamo stanno diventando sempre più smart.

Perché tanto successo per gli assistenti vocali?

Gli assistenti vocali, gli oggetti che ci ascoltano e rispondono alle nostre domande o richieste, sono sempre più diffusi e utilizzati dalle nuove generazioni come da chi, la rete, la frequenta da molto più tempo.  Entro il 2020, infatti, la metà delle ricerche sul web sarà fatta “a voce”.

Il successo dei comandi vocali è dovuto alla loro comodità: poter seguire le istruzioni di una ricetta mentre si cucina, o ordinare un ingrediente che manca nella vostra dispensa è comodo. Chiedere al vostro assistente vocale di segnare alcuni appuntamenti in agenda mentre guidate, o mandare messaggi è sicuro, oltre che comodo.

Il comfort di inviare un comando quando si hanno le mani occupate e la naturalità del fare richieste vocali, ma anche la facilità di esecuzione e la sicurezza, rendono gli assistenti vocali il nuovo modo di interagire con la tecnologia hardware e software.

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Assistenti vocali

Internet of things: i nostri oggetti sempre connessi

È questo quindi il momento dell’internet delle cose: gli oggetti di tutti i giorni, come orologi, telefoni, pc, auto ecc…, si connettono e acquisiscono intelligenza da condividere con applicazioni o altri sistemi. Queste interazioni accrescono i modi di agire e l’intelligenza di nostri assistenti personali permettendoci di delegare loro sempre più attività secondarie.

Cosa ci aspetterà domani?

Frigoriferi, cantinette e dispense in grado di identificare i cibi e redigere inventari per ordinare la spesa al momento giusto, sistemi di allarme intelligenti che veglieranno sulle nostre case, cassonetti in grado di ottimizzare la raccolta differenziata e riconoscere rifiuti non idonei ecc. In un futuro prossimo potremmo delegare tutte le incombenze giornaliere a un sistema intelligente, senza dovercene più preoccupare.

Gli assistenti vocali nei supermercati e nella GDO

Ad oggi, Google e Walmart stanno già collaborando per permettere agli utenti connessi a Google di fare la spesa online semplicemente rivolgendosi al proprio pc, al tablet, all’orologio o a un assistente virtuale. Non solo Google, ma anche Alexa di Amazon si sta muovendo in questo senso.

Voice assistant

Anche in Italia sarà possibile fare la spesa a voce

Le nuove esperienze di acquisto stanno arrivando anche in Italia. Alcune aziende italiane della GDO hanno dato timidi segnali di apertura alla spesa fatta “a voce”. Queste permettono di collegare Google alla propria app e aggiungere i prodotti desiderati a una lista, che poi si troveranno nella pagina iniziale del sito. L’intelligenza artificiale di Google è in grado di riconoscere i nomi dei prodotti e aggiungerli alla lista della spesa. Grazie a questa funzione si semplifica l’acquisto e il check out.

Il sistema della spesa vocale sarà implementato in Italia nel corso dei prossimi mesi perché la GDO e chi sta già lavorando nella spesa online ha capito che la necessità o l’impulso ad acquistare qualcosa può avvenire in ogni momento e in quel momento, qualsiasi cosa stia facendo il vostro cliente, potrà chiedere ad alta voce al suo assistente personale di aggiungere qualcosa alla lista della spesa o acquistarla, convertendo la richiesta vocale in acquisto.

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