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È un dato di fatto che gli store fisici, se non innovano, perderanno sempre più terreno a favore del commercio online. Nel corso degli anni abbiamo parlato più volte di omnicanalità come unico modo che hanno i negozi e i grandi brand per integrare la loro offerta ed essere presenti anche sul territorio.

Cosa devono fare gli store fisici per assicurarsi un futuro?

La domanda dà spazio a molte risposte e molte interpretazioni, tuttavia, non si può prescindere dall’innovazione. I negozi fisici devono innovare continuamente. Devono darci un motivo valido per percorrere la strada che ci separa dal raggiungerli e per passare del tempo nei loro spazi.

Ecco dunque alcuni negozi nel settore Food che stanno innovando e lo stanno facendo bene!

LIFVS (Svezia)

La startup con sede a Stoccolma Lifvs ha creato e gestisce mini negozi di alimentari nelle zone rurali della Svezia. Questi negozi si trovano in strutture simili a container e sono aperti 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. I negozi, per la maggior parte del tempo, sono completamente privi di personale, perché vengono gestiti da remoto, utilizzando l’intelligenza artificiale. Questi edifici sono simili a container, progettati per essere facilmente trasportati e quindi facilmente installati.

I bassi costi operativi del negozio e il basso costo del lavoro consente a LIFVS di servire le aree rurali dove ci sono meno clienti e, quindi, minor giro di affari.

Quindi, come si fa effettivamente a fare acquisti in un negozio Lifvs?

I clienti devono prima registrarsi sull’app Lifvs e inserire i dettagli di pagamento. Grazie all’app possono sbloccare la porta del negozio ed entrare. Una volta dentro possono fare la spesa semplicemente scansionando il codice a barre presente sull’articolo con il loro cellulare. A questo punto il costo del prodotto viene detratto dalla carta e aggiunto alla spesa. 

L’app offre anche suggerimenti di ricette quando si scansiona un articolo. La tecnologia utilizzata da Lifvs è simile a quella utilizzata da Amazon negli Amazon Go, con una fondamentale differenza: in un negozio Amazon Go, la tecnologia rileverà automaticamente quando un articolo viene prelevato o restituito agli scaffali (utilizzando le fotocamere), quindi aggiunti o rimossi in un carrello virtuale. In Lifvs, i clienti devono scansionare fisicamente e aggiungere articoli all’app, il che dà all’azienda la possibilità di interagire di più con il cliente, permettendo di conoscerne i gusti e offrire diversi suggerimenti.

Lo spazio limitato, permette una o due opzioni di scelta per tipologia di prodotto, rendendo questi minimarket perfetti per gli acquisti d’urgenza o per la spesa infrasettimanale. La tecnologia tiene sotto controllo i livelli delle scorte e le date di scadenza. Questo permette di abbassare i prezzi di prodotti in prossimità di scadenza direttamente da remoto.

Infine, un responsabile del negozio visita ogni sede tre volte alla settimana per controllare i livelli delle scorte e per pulire il negozio. 

lifvs

Artisti del Vegetariano (Italia)

Come si innova un banco di frutta e verdura nello storico mercato di Padova? Seguendo l’esempio di Cristina Biollo che, nel corso della sua attività, ha sentito l’esigenza di diversificare la sua offerta in un momento in cui le attività del settore food stavano vivendo un periodo di stallo.

Artisti del Vegetariano propone, oltre all’ortofrutta, cibi freschi e vegetali crudi o pronti da cuocere, 100% green, dal prodotto al packaging. I piatti si possono acquistare e cuocere a casa o consumare durante la pausa pranzo, offrendo ai clienti tanti spunti per una pausa pranzo sempre salutare.

Nel corso degli anni Artisti del Vegetariano trova spazio non solo nel mercato di Padova, ma anche sotto il salone e in via Matteotti.

A Novembre 2019 Artisti del Vegetariano riceve al MiCo di Milano il riconoscimento Innova Retail Award di Kikilab, che premia i migliori progetti innovativi nel settore del retail.

FICO EATALY WORLD (Bologna)

FICO (Fabbrica Italiana Contadina) è il più grande parco agroalimentare al mondo. 

Il progetto si pone l’obiettivo di racchiudere nei suoi spazi le diverse filiere di produzione e lavorazione del cibo, dedicando momenti all’educazione, all’intrattenimento e alla spiegazione delle biodiversità presenti sul territorio Italiano. 

Le aziende espositrici sono 150 provenienti da tutta Italia, tutte accomunate dall’eccellenza della loro filiera produttiva. Nello spazio vendono i loro prodotti e permettono al visitatore anche di assaggiarli, comodamente seduti ad un tavolo o come take away. FICO è uno spazio che da l’opportunità a 150 aziende di spiegare il valore aggiunto del loro prodotto. 

fico

Starbucks (Italia) 

Starbucks è approdato in Italia solo nel 2018, ma lo ha fatto in grande stile. Il primo locale ad aprire è stato quello di Milano. Il locale è di categoria superiore e non offre solo il caffè in moltissime varianti, ma lo tosta sul momento e offre al cliente un’esperienza approfondita; nel locale ci si può accomodare comodamente su una poltrona, gustando il caffè, usufruendo del wifi gratuito e restando tutto il tempo che si vuole. Un modo decisamente diverso di vivere lo spazio.

Amazon Go (Regno unito)

Il supermercato senza casse dovrebbe approdare in europa a breve. Fare la spesa da Amazon Go sarà semplicissimo: basterà scaricare l’app, collegare la propria carta di credito e identificarsi all’ingresso dello store con il proprio telefono, attraverso la scansione di un codice.

Una volta entrati, si potrà inserire tranquillamente in carrello tutti i prodotti desiderati. Un complesso sistema di sensori e fotocamere rivela infatti i prodotti prelevati dallo scaffale e li aggiunge alla nostra spesa. Quando si esce dal supermercato, il conto della spesa viene addebitato direttamente sulla carta, senza il bisogno di passare dalle casse.

WallMart – Levittown Neighborhood Market (New York)

Anche Wallmart propone a New York un supermercato gestito in gran parte dall’intelligenza artificiale. 4mila metri quadrati per un catalogo di oltre 30mila prodotti. Cosa ha di diverso da Amazon go?  Wallmart è un IRL  (Intelligent Retail Lab) è cioè  progettato per vedere come l’intelligenza artificiale, che sta già plasmando il mercato dell’e-commerce, può essere applicata ai negozi fisici.

IRL è impostato per raccogliere informazioni su ciò che accade all’interno del negozio attraverso una vasta gamma di sensori, fotocamere e processori. Il team IRL utilizzerà le informazioni in tempo reale per consentire ai dipendenti di sapere con maggiore precisione quando rifornire i prodotti, in modo che gli articoli siano disponibili sugli scaffali quando necessari.

Oltre alle telecamere e ai sensori, c’è anche una nuova tecnologia con cui i clienti possono interagire direttamente: piccoli chioschi didattici sono disseminati in tutto il negozio in modo che i clienti possano imparare come l’intelligenza artificiale li può aiutare negli acquisti. I clienti possono anche osservare da vicino il Data Center, dove sono ospitati i server del negozio. Accanto alle finestre in plexiglass ci sono due grandi display, uno dei quali incoraggia i visitatori a muoversi e ad apprendere come la tecnologia reagisce al posizionamento del corpo.

Wallmart IRL

Sono tanti gli esempi di innovazione da cui prendere spunto e tutti diversi. Voi cosa vorreste vedere nel negozio del futuro?