Sara Spampani

Introduzione

Il nostro lavoro è profondamente legato all’innovazione. Ogni giorno vengono introdotti nuovi metodi, nuovi programmi e nuovi modi di interagire e comunicare.

Tuttavia, la parte migliore di questo lavoro, è la possibilità di entrare in contatto con le figure che decideranno di intraprendere e mettere in atto queste innovazioni, che cambieranno il modo di fare industria e affari.

Oggi sempre più donne hanno ruoli rilevanti nell’ambito dell’eCommerce e del marketing e l’importanza di modelli femminili forti e capaci, per noi e per le prossime generazioni, diventa più che mai fondamentale. Ecco perché quando abbiamo la fortuna di lavorare con alcune di loro, non possiamo che rimanere colpiti dalle prospettive uniche sulle sfide organizzative e sul loro ruolo nel successo di un’organizzazione.

Per questo con Digitelematica e il Gruppo Engineering abbiamo deciso di dare più voce e più spazio alle donne che stanno ottenendo grandi risultati nell’ambito del grocery alimentare.

Abbiamo avuto la fortuna di parlare con cinque di loro e scoprire come vedono gli sviluppi del settore, in che modo la tecnologia avrà un impatto sul grocery e perché è così importante per le donne avere un ruolo nelle decisioni attuali e future.

Vi aspettiamo ogni martedì con il nostro Podcast: “Le donne dell’eGrocery”.

Intervista

Benvenute e benvenuti a questa puntata di “Le donne dell’eGrocery”, io sono Francesca Basso, Digital & Communication Manager di Digitelematica e oggi, qui con noi c’è Sara Spampani, Marketing Manager presso S.I.D.AL Srl.

Francesca: Ciao Sara e benvenuta. Grazie per aver aderito a questo progetto di Digitelematica, se vuoi Inizio subito con la prima domanda.

Sara: Grazie a voi per averci dato quest’opportunità e lo spazio per raccontare un po’ la mia esperienza.

Francesca: Iniziamo con una domanda semplice. Ti introduciamo ai nostri ascoltatori, ci parli un po’ del tuo lavoro e del ruolo che occupi all’interno dell’azienda?

Sara: Io sono Sara, Marketing Manager per S.I.D.AL Srl, un’azienda che si occupa dei Cash&Carry ZONA che sono stabiliti in Toscana, Sardegna e in Provincia di La Spezia che, con il servizio di punto vendita e il servizi di consegna a domicilio, vanno a servire tutto il mondo dell’ospitalità: dai ristoranti, passando per bar, agriturismi, bed & breakfast e ovviamente ospitalità intesa come hotel. 

Mi occupo di marketing a 360°, quindi dalla parte di comunicazione, passando per l’importante ruolo che sto svolgendo nell’ecommerce della nostra attività e nel mondo che stiamo vivendo, per arrivare poi anche a tutta la marketing analysis sui suoi clienti.

Francesca: Benissimo, parlando di un settore specifico che poi è quello che ci interessa, ovvero la parte eCommerce del tuo lavoro, in particolare, appunto l’eGrocery, volevamo chiederti quali pensi che siano le sfide per questo settore. Ovviamente voi lavorate in un settore particolare che è quello legato mondo b2b, ci illustri un po’ qual è il tuo pensiero?

Sara: Per quanto riguarda il nostro mercato di riferimento diciamo che la pandemia ha accelerato anche nel B2B la possibilità, e quindi l’occasione, di ampliare il mercato dell’eCommerce. 

Nel primo lock down, dato che le persone si sono affacciate al mondo del’eCommerce per la GDO, questa è un’abitudine che è rimasta poi anche al nostro operatore che comunque l’ha utilizzata nel momento di pandemia massima per fare la spesa per casa e questo sicuramente ci ha trovati pronti grazie anche a degli investimenti che abbiamo fatto negli anni passati.

Di sfide al momento ce ne sono tante. La prima che vedo è mantenere e aumentare la quota di traffico e di spese effettuata attraverso questo canale. E come mantenerla e come aumentarla, ovviamente, andando ad ampliare il servizio e quindi essere sempre più presenti lavorando su slot di consegna sempre più mirati per zone ovviamente di consegna, ma anche capire quello che il mercato richiede.

Potrebbe essere molto interessante sondare la possibilità di utilizzare un’assistente vocale per fare la spesa. Come poter implementare, anche in futuro non così lontano, la possibilità di utilizzare elettrodomestici con intelligenza artificiale, come il frigorifero o qualsiasi altro device fornito di intelligenza artificiale, in grado ad aiutare anche in questo senso il nostro caro ristoratore o il nostro caro barista per dargli un alert e capire quali sono le sue scorte minime e sotto una tale soglia a procedere con un ordine semiautomatico.

…poter implementare, anche in futuro non così lontano, la possibilità di utilizzare elettrodomestici con intelligenza artificiale

Ecco queste potrebbero essere soprattutto le nostro mercato di riferimento delle sfide abbastanza importanti da poter cogliere in un futuro prossimo.

Francesca: A questa domanda un po’ hai già risposto nella risposta precedente. Volevamo Sapere quale ruolo sta giocando la tecnologia all’interno della vostra azienda?

Sara: È un facilitatore, nel senso che deve essere visto anche come tale perché comunque la tecnologia aiuta a essere più tempestivi e più reattivi alle domande del mercato. E bisognerebbe che la tecnologia fosse vissuta proprio come un facilitatore anche poi dalla parte dei nostri clienti. Facendo un esempio molto spiccio: un ordine, inserito in maniera corretta attraverso l’eCommerce, che arriva nei tempi giusti, viene evaso nei tempi giusti, viene evaso con i prodotti inseriti, dando poi puntualità a quello che è il cliente di quello che effettivamente gli arriva e di quando gli arriva qualora il sistema subisca una modifica anche negli slot di consegna.

Quindi è un facilitatore in questo senso, ma è anche un facilitatore nella messa a punto di determinate attività che si possono svolgere all’interno del supermercato.

Staccandosi leggermente da quello che può essere un eCommerce si può benissimo pensare ad una organizzazione degli scaffali fatta in maniera più mirata con uno strumento che permetta di evitare degli stock out o comunque dei buchi a scaffale dovuti a una serie di casistiche e quindi essere più puntuali anche nel risolvere questo tipo di problema.

Per cui la tecnologia intesa anche come la stiamo intendendo in questi ultimi anni, visto anche lo sbalzo in avanti che ha fatto nel corso del 2020 per ovvie ragioni, va assolutamente vista come un facilitatore.

Francesca: Benissimo grazie anche per gli esempi che ci stai facendo che appunto facilitano anche in questo caso la comprensione dell’argomento. Proseguo con una domanda sulla pandemia. La pandemia ha sicuramente accelerato il processo di digitalizzazione come abbiamo, appena detto, imponendo alle aziende di essere sempre più agili, flessibili e pronte al cambiamento. Nel contempo lo smart working è diventato la modalità lavorativa. Da manager e da donna come hai vissuto e stai vivendo questa nuova normalità? Ci sono dei vantaggi in questa modalità di lavoro o delle sfide più che altro che bisogna affrontare?

Sara: Allora anzitutto l’iper connessione è sicuramente uno svantaggio perché, se da una parte smart working significa ovviamente flessibilità nei tempi, nei modi e nei luoghi in cui svolgere il proprio lavoro, è normale che questo poi porta anche al rovescio della medaglia, ovvero ad essere iper connessi.

Leggevo proprio questa mattina che si pensa che fra qualche anno avremo addirittura 20 device a persona. Quindi si parla veramente di una connessione ai massimi livelli.

La sfida più importante è sapersi gestire il tempo. Perché se è vero che gli strumenti che la tecnologia ci dà a disposizioni, dai sistemi di collaborazione, alle varie piattaforme che appunto ci sono in giro e l’utilizzo che hanno avuto il loro massimo splendore in questo momento, è chiaro che dobbiamo saper organizzare meglio il tempo.

La sfida più importante è sapersi gestire il tempo.

Soprattutto una donna deve comunque riuscire a organizzare il tempo a disposizione per gestire famiglia, eventualmente figli, impegni privati e ovviamente impegni ed obiettivi lavorativi che però devono collocarsi tutti nel giusto tempo perché sennò, altrimenti, rischiamo che una parte invada l’altra e quindi questo potrebbe portare a dei disequilibri che portano poi a  degli svantaggi grossi per lavoro ma anche per la vita privata.

Francesca: Certo benissimo. Grazie. Un’ultima domanda. C’è un messaggio che vorresti lasciare alle ragazze di oggi e del futuro prossimo che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro? Magari proprio in un contesto come il tuo o comunque nell’ambito delle eGrocery?

Sara: Di non aver paura di esprimere le proprie opinioni. Di essere certe di quello che ottengono, quindi essere anche quel giusto che serve utilizzando un po’ di caparbietà e di testardaggine.

Perché, ovviamente, avere ben chiaro l’obiettivo che ci si pone come ambizione professionale è importante da perseguire però al tempo stesso affacciarsi sempre con un po’ di umiltà perché dagli altri, siano più anziani di noi, siano persone che lavorano da più tempo all’interno di un’azienda, c’è sempre da imparare perché sono la memoria storica dell’azienda. 

Quindi un po‘ come i nonni sono la memoria storica della nostra famiglia e della società che ci ha preceduto, ovviamente anche le persone che lavorano nell’azienda da prima di noi sono la memoria storica di quell’azienda.

E visto che il futuro si fa anche dal passato perché comunque siamo quello che siamo grazie anche al nostro passato, è corretto ascoltare per andare anche a migliorare i processi grazie appunto a nuove tecnologie che si stanno affacciando sul mercato e che in futuro si affacceranno anche in maniera più predominante, senza però perdere quello che è il sogno nel cassetto perché i sogni nel cassetto vanno sempre raggiunti.

Tra l’altro nuovamente in questi giorni ho visto girare sui social un’immagine di una bimba con un cartello che dice “Sogno di essere un CEO e non una principessa”. Ci sono anche questi tipi di personalità è giusto portarli avanti.

“Sogno di essere un CEO e non una principessa”

Francesca: Benissimo. Che bello, grazie. Un’ultimissima domanda. C’è un messaggio o qualcos’altro che vuoi condividere con noi? Altrimenti ci salutiamo.

Sara: Penso di aver detto tutto e spero di aver risposto anche alle domande molto interessanti che mi hai posto. E appunto, il messaggio, ripeto quello che ho detto nell’ultima risposta ovvero rincorriamo i nostri sogni sempre tenendo d’occhio quello che ha l’obiettivo finale.

Francesca: Grazie mille Sara, grazie per aver partecipato a questa nostra iniziativa.

Sara: Grazie mille grazie a te Francesca per l’opportunità. A Presto.